Fine settimana di solidarietà con Telethon Non ci sono parcheggi vicino al centro storico: via Maestra isolata
22 AGENDA SIENA VENERDÌ 7 DICEMBRE 2018 Farmacie SIENA 4 Cantoni Vicolo S. Pietro, 4 tel: 0577 280036 (diurno continuato) Minucci Viale Vittorio Emanuele II, 43 tel: 0577 47254 (diurno continuato) COMUNALE 1 Viale Vittorio Veneto, 23 tel: 0577 45060 (diurno e notturno) ABBADIA SAN SALVATORE Niccolini 0577 778052 BUONCONVENTO-MONTERONI MURLO-PONTE A TRESSA Ponte a Tressa 0577 385303 CHIANCIANO Moccia 0578 64590 CHIUSDINO-MONTICIANO Sbandelli - Chiusdino 0577 751251 CHIUSI Storelli 0578 20278 SARTEANO-CETONA Bologni - Sarteano 0578 267092 MONTALCINO-TORRENIERI Di Stefano - Montalcino 0577 848122 ABBADIA E ACQUAVIVA DI MONTEPULCIANO Athena - Acquaviva 0578 767652 MONTEPULCIANO Sorbini 0578 757352 SAN QUIRICO D ORCIA-PIENZA San Quirico 0577 897515 CASTIGLIONE D ORCIA-VIVO Pincelli - Vivo d Orcia 0577 873737 RAPOLANO-ASCIANO Dello Rosso - Serre di Rapolano 0577 704146 SINALUNGA-BETTOLLE-TORRITA Di Bettolle 0577 624104 SOVICILLE-ROSIA-S.ROCCO San Rocco 0577 347701 COLLE Sarlo 0577 904413 CASOLE-RADICONDOLI Mazzoni - Radicondoli 0577 325110 RADDA-GAIOLE Verzuri - Gaiole 0577 749403 CASTELLINA-QUERCEGROSSA Berti - Castellina in Chianti 0577 741015 POGGIBONSI Del Vivo 0577 934828 STAGGIA-BELLAVISTA Bellavista 0577 979625 SAN GIMIGNANO Comunale 0577 9901 RADICOFANI-PIANCASTAGNAIO Speroni - Piancastagnaio 0577 786032 fondato nel 1859 Direttore responsabile Francesco Carrassi Vice direttore Laura Pacciani Caporedattore centrale Luigi Caroppo Caporedattore province Alessandro Antico AI FISIOCRITICI La mostra SIENA ART INSTITUTE Ai Fisiocritici La mostra Cantiere Patrimoni UNA mostra collettiva nel ritrovato Museo di Storia Naturale dell Accademia dei Fisiocritici conclude il progetto Cantiere Patrimonio - forme e materiali per le nuove generazioni, dall idea alla produzione, il percorso che ha impegnato il Siena Art Institute in un anno di iniziative dedicate alla rilettura creativa delle collezioni del Museo. Vernissage oggi alle 16, con la presentazione del progetto nell aula magna dell Accademia e la visita alle opere esposte. L obiettivo di Cantiere Patrimonio era la valorizzazione del Museo dei Fisiocritici come centro di formazione e luogo identitario della comunità senese. Nel 2018, ha invitato al dialogo e allo scambio designer e artisti internazionali, artigiani, cittadini e studenti senesi, che si sono ispirati dalle collezioni del Museo di Storia Naturale dell Accademia dei Fisiocritici. Il risultato di questi progetti condivisi è ciò che il visitatore potrà osservare fino al 21 dicembre nel Museo dei Fisiocritici: opere d arte, proposte di design, linee di oggetti di artigianato. Le opere percorrono le collezioni del Museo, disseminate tra vetrine ottocentesche, sale, cortili e corridoi, guidando il visitatore in una riscoperta creativa del proprio patrimonio culturale. Altri i partner del progetto. Cosa accade MONTERIGGIONI Abbadia Isola La guida bilingue ETRUSCHI all ombra del Castello. Storia, ricerche e prospettive : incontro oggi, alle 18, nel Complesso monumentale di Abbadia Isola, durante il quale saranno presentati la guida in lingua italiana e inglese del percorso Monteriggioni prima del Castello. Una comunità etrusca in Valdelsa, fino al 23 aprile nella Sala Sigerico; e il numero 406 della rivista Archeo, alla presenza del direttore Andrea Steiner. SIENA Accademia degli Intronati Carni in rivolta CARNI in rivolta. Macellai a Siena nel Medioevo è il titolo del libro di Valentina Costantini, Pacini Editore, Pisa, che sarà presentato dall Accademia Senese degli Intronati e dal Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali questa sera, alle 17, nella Sala dell Accademia degli Intronati, a Palazzo Patrizi via di Città 75. Interventi di Gabriella Piccinni, Ivana Ait e Paolo Nanni. SAN GIMIGNANO Sala Tamagni La libertà religiosa LA libertà religiosa nella Toscana granducale. Dalle Leggi Livornine al Concordato del 1851, è il titolo del seminario oggi nella Sala Tamagni, organizzato dal Centro Internazionale di studi sul religioso contemporaneo con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana. Dopo i saluti, alle 9,30, del sindaco Giacomo Bassi, i lavori proseguono articolati in sessioni. POGGIBONSI Amici del Timone La pittura del Beato Angelico IL CENTRO Culturale Amici del Timone di Staggia Senese organizza l incontro Il Beato Angelico, quando la pittura nasce dalla preghiera. L appuntamento è questa sera, alle 21 nei locali con accesso da Piazza Grazzini 5. Ingresso gratuito. Ospite della serata sarà Roberto Filippetti, docente di storia dell arte. QUESTA SERA A CHIUSI Il Lungo viaggio di Irene Grandi adesso fa tappa al Teatro Mascagni Da non perdere LO SPETTACOLO Il visual album con una simbiosi visionaria ad alto impatto scenico «UN concerto bellissimo. Coinvolgerà il pubblico, con le canzoni, le storie: possono essere quelle di tutti e che, con la musica e i video, diventano spettacolo». Irene Grandi, grande nome della musica, oggi alle 21, sarà al Teatro Mascagni di Chiusi, tappa della tournée Lungoviaggio : il suo visual album innovativo, una track list di dodici video-opere musicali, in coppia con il duo Pastis di Marco e Saverio Lanza, sulle piattaforme con l etichetta Qui Base Luna/Believe Digital. Lungoviaggio sul palco presenta una messa in scena visionaria con una simbiosi tridimensionale tra chitarre, pianoforte, video, foto e la grande voce della protagonista. In questo progetto, c è tutta Irene Grandi con i suoi venticinque anni di musica, ricerca e novità; e ci sono anche importanti collaborazioni, come con Vasco Rossi «Sono felice che abbia abbracciato il progetto. Un personaggio ideale per questo percorso». Perché? «Con la sua espressione, il sorriso: il personaggio giusto che si racconta. Per fargli capire ciò che io ed i Pastis avevamo in mente, gli abbiamo mostrato il pezzo realizzato con lo scrittore Stefano Terzani: è rimasto affascinato. La tecnica di composizione che abbiamo messo a punto con i Pastis mescola frammenti vita che diventano composizioni e video musicali, raccontano storie senza sovrastrutture, libere e adatte a comporre uno spettacolo». E con Vasco, altre le collaborazioni. «Con Cristina Donà duet- GAIOLE IN CHIANTI Ex Cantine Ricasoli Museo di Cetamura ALLE ex Cantine Ricasoli, oggi dalle 18 alle 20, si terrà l evento Galà a Gaiole per un museo di Cetamura e delle origini del Chianti, promosso dalla Florida State University di Firenze e dallo Studio Arts College International, con il Comune di Gaiole, per lanciare la campagna di crowdfundig di raccolta fondi per realizzare il museo. Redazione di Siena via Banchi di Sopra, 48 Telefono 0577-206.111 Fax 0577-206.117 Responsabile: Pino Di Blasio giuseppe.diblasio@lanazione.net Vice caposervizio: Roberto Borgioni roberto.borgioni@lanazione.net In redazione: Cristina Belvedere Paolo Brogi Laura Valdesi Antonella Leoncini cronaca.siena@lanazione.net Pubblicità SPEED via Massetana Romana, 2 Siena Telefono 0577-40.239 Fax 0577-271465 spe.siena@speweb.it Editore Poligrafici Editoriale Spa Cinema SIENA Cinema Metropolitan «Se son rose» 17,15; 19; 20,45; 22,30 Cinema Alessandro VII «Bohemian Rhapsody» 17,15; 20; 22,30 Cinema Odeon «The Grinch 17,20; 19,10; 21,00 Nuovo Cinema Pendola «Santiago» 19; 20,45; 22,30 COLLE Sant Agostino «The Grinch» 20,30 «Troppa Grazia» 22 Cinema Teatro del Popolo «Se son rose» 20,45; 22,30 POGGIBONSI Cinema Italia Sala A «Se son rose» 20,30; 22,30 Sala B «Il grinch» 20,30 «Ghostland. La casa delle bambole» 22,30 Politeama Sala maggiore «Bohemian Rhapsody» 20; 22,30 Sala minore «Alpha. Un amicizia forte come la vita» 20,30; 22,30 Garibaldi «Colette» 20,30; 22,30 RADDA IN CHIANTI «Se son rose» 21,30 CHIUSI Clev Village «Alpha. Un amicizia forte come la vita» 17,30; 20,20; 22,30 «Colette» 17,20; 20,10 «La prima pietra» 17,30; 20,30 «Ghostland. La casa delle bambole» 22,30 «Il Grinch» 17,30; 20,20; 22,30 «Bohemian Rhapsody» 17,20; 20,30; 22,30 «Se son rose» 17,30; 20,20; 22,30 SINALUNGA Uci Cinema «Robin Hood. L origine della leggenda» 21,20 «Animali fantastici» 18; 21 «Se son rose» 17,50; 19; 20,20; 21,10 «Animali fantastici 2 - I crimini di Grindelwald» 17,10 «Bohemian Rhapsody» 16,40; 18,40; 20,50; 21,30 «La prima pietra» 17,20; 19,30; 22 «Alpha. Un amiciziaforte come la vita» 17; 19,30; 21,40 «Ghostland. La casa delle bambole» 20; 22 «Il Grinch» 16,50; 19,40; 21,50 «Il castello di vetro» 18; 19,10 0
Venerdì 7 Dicembre 2018 Enti locali & Federalismo Disponibile su classabbonamenti.com e su 37 IL LIBRO DA NON PERDERE IL GIORNALE DELLE AUTONOMIE LEGGE DI BILANCIO/ Molte le criticità risolte dagli emendamenti approvati alla Camera Comuni, più soldi meno vincoli Saltano i paletti su finanza pubblica e fiscalità locale Pagina a cura DI MATTEO BARBERO Più soldi e meno vincoli. Può essere sintetizzato Esonero dall obbligo di predisporre il bilancio consolidato per i comuni con meno di 5 mila abitanti in questi termini l impatto sugli enti locali il rendiconto entro il 30 aprile, cui non si applicheranno i vincoli in materia di automezzi, di acquisto Introduzione di nuove semplifi cazioni per gli enti che approvano il preventivo entro il 31 dicembre e dei correttivi alla legge di bilancio approvati in commissio- delle spese pubblicitarie di immobili, di piani di razionalizzazione delle dotazioni strumentali, di missioni e di comunicazione ne alla Camera. Gli emendamenti (si veda la tabella per il Parziale sanatoria per le sanzioni collegate allo sforamento del patto di stabilità e al pareggio di dettaglio) hanno ulteriormente accentuato la portata già di e finanza Bilancio bilancio (da intendersi per le annualità antecedenti al 2018). per sé fortemente espansiva Ampliato il potere per le giunte di disporre lavori di somma urgenza, che potrà essere esercitato della Manovra, che ha servito anche qualora i fondi specifi camente previsti in bilancio non si dimostrino insuffi cienti come antipasti i due piatti L attuale disciplina del fondo sperimentale di riequilibrio per le province diventa a regime forti della cancellazione (dopo 20 anni) dei vincoli di finanza Previsione di nuovi contributi statali per interventi di messa in sicurezza di edifici e territorio da parte dei comuni pubblica e dello sblocco (dopo Incrementata la dotazione del fondo per la sicurezza urbana tre anni) della fiscalità. Le ulteriori modifiche approvate Alleggerimento dei vincoli sulle società partecipate quotate a Montecitorio hanno una portata più circoscritta e servono a risolvere criticità spe- Ripristino della facoltà per i comuni di deliberare aumenti dell imposta sulla pubblicità e possibilità di rateizzazione quinquennale dei rimborsi dovuti in base agli aumenti dichiarati illegittimi dalla Consulta cifiche (si pensi alla conferma Tributi Confermata anche per il 2019 e per il 2020 la maggiorazione Tasi (0,8 per mille) per i comuni che l hanno della maggiorazione Tasi e locali già introdotta negli anni passati al salvagente a favore delle amministrazioni alle prese Estensione della riduzioni Imu per gli immobili concessi in comodato anche al coniuge del comodatario in con gli aumenti dell imposta caso di morte di quest ultimo e in presenza di fi gli minori sulla pubblicità dichiarati illegittimi dalla Consulta) o a Salta l obbligo (sostituito da un mera facoltà) per i comuni non capoluogo di ricorrere alla stazione unica introdurre misure premiali (in Contratti appaltante presso la provincia per gli appalti di lavori pubblici particolare per gli enti puntuali nell approvazione dei acquisti di beni e servizi facendo ricorso al Mepa e appalti Innalzato da 1.000 a 5.000 euro il limite di importo oltre il quale le p.a. sono obbligate a effettuare bilanci e dei rendiconti, che vengono esonerati da ulteriori limitazioni risalenti alla stagione delle spending review) o maggiori finanziamenti (per la sicurezza). Ma non mancano novità di più ampia portata, come la cancellazione dell obbligo di predisporre il bilancio consolidato, che interessa ol- tre 5 mila piccoli comuni. Altre portate dovrebbero essere servite in senato, dal quale ci si attende le misure attuative concordate fra governo e Anci a margine dell accordo sul fondo di solidarietà, dalla rifinanziamento del fondo Imu-Tasi alla ulteriore spalmatura del fondo crediti di dubbia esigibilità. Niente sanzioni per gli enti che non rispettano il pareggio Niente sanzioni a carico degli enti che non rispetteranno il pareggio di bilancio 2018. A chiarirlo è l Ifel, confermando quanto anticipato da ItaliaOggi del 30 ottobre 2018. A decorrere dal prossimo triennio, gli enti territoriali (con la sola eccezione delle regioni ordinarie) dovranno rispettare solo gli equilibri previsti dal dlgs 118/2011. Verrà quindi abbandonato il c.d. doppio binario che imponeva, oltre al pareggio complessivo di tutte le voci di bilancio, anche quello fra le spese finali e le entrate finali, al netto dell applicazione dei risultati di amministrazione degli anni precedenti e dell accensione di prestiti, sterilizzando le due principali fonti di finanziamento degli investimenti (che infatti hanno registrato un drastico calo, anche nell ultimo anno). Addio, quindi, ai prospetti da allegare ai preventivi ed agli obblighi di monitoraggio e certificazione, che però resteranno in piedi in relazione all esercizio 2018. Discorso diverso per le sanzioni a carico di chi sfora: in tal caso, la disapplicazione scatterà da subito, per cui le amministrazioni che quest anno dovessero sforare non subiranno i temuti tagli al fondo di solidarietà e neppure le sanzioni accessorie (blocco delle assunzioni, tetto alle spese correnti, divieto di indebitamento e decurtazioni delle indennità di carica degli amministratori). Tale tesi, anticipata da questo giornale fin dalla diffusione delle prime bozze della manovra, è stata ribadita dall Ifel nella recente Conferenza sulla finanza e l economia locale. A gennaio, infine, dovrebbe essere diramata una circolare del Mef per focalizzare i punti salienti di questo passaggio quasi epocale. Gli enti saranno considerati in equilibrio in presenza di un risultato di competenza non negativo. Tutte le novità per i comuni Il mancato ristoro dei 560 mln è un nuovo taglio per i municipi Il mancato ristoro del contributo imposto dalla spending review del 2014 equivale ad un nuovo taglio per i comuni. Nonostante il compromesso raggiunto sul fondo di solidarietà comunale, i sindaci insistono e tramite l Anci tornano a rivendicare la restituzione di oltre 560 milioni decurtati in base all art. 47 del dl 66/2014. Come evidenziato da ItaliaOggi del 21 novembre 2018, tale norma, al comma 8, dispone infatti testualmente che «i comuni assicurano un contributo alla finanza pubblica pari a 375,6 milioni di euro per l anno 2014 e 563,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2018. A tal fine, il fondo di solidarietà comunale è ridotto di 375,6 milioni di euro per l anno 2014 e di 563,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2018». La sforbiciata, quindi, non ha più ragione di essere applicata dal 2019, per cui il Fsc dovrebbe aumentare di pari importo. Invece la torta è rimasta pressoché invariata, passando dai 6,193 miliardi dello scorso anno ai 6,198 del 2019, con un incremento di appena 5 milioni. Anci e governo hanno già raggiunto l accordo sul riparto delle somme, sebbene la sua formalizzazione richieda dei correttivi normativi che dovranno essere inseriti nella Manovra. I sindaci, però, non considerano la partita chiusa e hanno messo nero su bianco i motivi su cui si fonda la loro richiesta. Nel documento, si legge che «la valutazione politica del 2014 in ordine a questa misura considerava come elemento dirimente la temporaneità dell intervento e il successivo ripristino delle risorse tagliate». In pratica, il taglio è stato concepito come una tantum per il periodo 2014-2017, poi esteso anche al 2018; ma mantenerlo in piedi sarebbe inaccettabile.
38 Venerdì 7 Dicembre 2018 ENTI LOCALI Primo ok al ddl Bongiorno. Rotazione dei dirigenti. Spuntano i premi pagati in Btp Botti di fine anno per la p.a. Turnover al 100%, assunzioni mirate, impronte digitali DI FRANCESCO CERISANO Ricambio generazionale nella p.a., assunzioni in settori strategici (digitalizzazione, fondi strutturali, semplificazioni), sostegno alle amministrazioni in difficoltà con la digitalizzazione, impronte digitali per dire basta ai furbetti del cartellino. La riforma della pubblica amministrazione targata Giulia Bongiorno muove i primi passi con il via libera del senato al disegno di legge concretezza, atteso ora all esame della camera. E nei prossimi giorni si aggiungeranno nuovi tasselli, a caminciare dal decreto legge sulle semplificazioni, sul tavolo del consiglio dei ministri di stasera, che anticiperà lo sblocco del turnover al 100% per le assunzioni nei settori strategici. In dirittura d arrivo anche il disegno di legge delega sulla riforma della dirigenza pubblica che potrebbe andare all ordine del giorno del cdm della prossima settimana. Per i manager pubblici saranno previsti premi collegati ai risultati e anche ai livelli di digitalizzazione e assenteismo registrati nelle strutture organizzative di loro competenza. Non solo. Dovrà essere garantita la mobilità dei dirigenti pubblici che quindi non potranno rimanere troppo tempo a dirigere lo stesso ufficio ma saranno obbligati a ruotare. I dirigenti dovranno garantire più presenza fisica negli uffici e limitare la partecipazione a convegni e seminari. E sempre in materia di premi di risultato, nelle ultime ore è circolata l ipotesi (a cui starebbero lavorando il sottosegretario agli affari regionali Stefano Buffagni, il ministro per i rapporti con il parlamento Riccardo Fraccaro e il viceministro all economia Laura Castelli) che i premi agli statali possano essere pagati in Btp per venire incontro alle esigenze di risanamento dei conti pubblici. Tornando al ddl concretezza, approvato ieri dall aula di palazzo Madama con 138 voti a favore e 94 contrari, sono tre i capisaldi del provvedimento: il giro di vite contro i furbetti del cartellino («una condotta che costituisce un vero e proprio reato e non un semplice malcostume», come ha sottolineato il ministro Bongiorno), lo sblocco delle assunzioni e il supporto alle p.a. in difficoltà nell applicazione delle riforme a partire dalla digitalizzazione. La rilevazione delle presenze sul lavoro sarà effettuata attraverso la rilevazione delle impronte digitali e l utilizzo di nuovi sistemi di videosorvegliaza in sostituzione di quelli di rilevazione automatica delle presenze attualmente in uso. Per quanto riguarda invece il supporto alle p.a., verrà istituito presso palazzo Vidoni il «Nucleo della concretezza», un organismo ad hoc che avrà il compito di vigilare sull attuazione del Piano triennale per l efficienza della p.a. Si tratta di un piano di lavoro che la Funzione pubblica predisporrà ogni anno con un decreto in cui saranno individuate: - le azioni dirette a garantire la corretta applicazione delle disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento della p.a.; Giulia Bongiorno - le azioni dirette a implementare l efficienza delle p.a., con indicazione dei tempi per la realizzazione delle azioni correttive; - le modalità di svolgimento delle attività del Nucleo della concretezza nei confronti di regioni, enti strumentali regionali, enti del Servizio sanitario ed enti locali. In materia di assunzioni si prevede che le amministrazioni dello stato (anche ad ordinamento autonomo), le agenzie e gli enti pubblici non economici possano procedere, a decorrere dal 2019, a immissioni in ruolo a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale corrispondente a una spesa pari al 100% di quella relativa alle cessazioni dell anno precedente. Le amministrazioni dovranno predisporre piani triennali di fabbisogno di personale, tenendo conto dell esigenza di ricambio generazione, e potranno essere autorizzate all avvio dei concorsi e relative assunzioni nel triennio 2019-2021. In via prioritaria dovranno essere reclutate figure professionali con «elevate competenze» in materia di: digitalizzazione, razionalizzazione e semplificazione dei processi e dei procedimenti amministrativi, qualità dei servizi pubblici, gestione dei fondi strutturali, contrattualistica pubblica, controllo di gestione e attività ispettiva. Supplemento a cura di FRANCESCO CERISANO fcerisano@class.it
APPALTI PUBBLICI Venerdì 7 Dicembre 2018 Nuove misure per gli appalti previste nella legge di conversione del decreto sicurezza Cantieri, stretta sui subappalti Più poteri d accesso ai prefetti e inasprimento delle pene Pagina a cura DI ANDREA MASCOLINI Più poteri ai prefetti negli accessi ai cantieri per controllare i subappalti; inasprite le pene per i subappalti o cottimi affidati senza autorizzazione. Sono queste le due misure principali contenute nella legge del primo dicembre 2018, n.132, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 281 del 3 novembre 2018, che converte il decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113 che, all interno di un complesso di misure sulla sicurezza (anche di protezione internazionale e immigrazione, funzionamento dell Agenzia nazionale per l amministrazione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata), prevede anche modifiche alla disciplina dei controlli nei cantieri e dei subappalti non autorizzati. Si tratta dell articolo 26, comma 1 del decreto convertito in legge che modifica l articolo 99, comma 2 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 prezzi per gli appalti di lavori non può essere limitata ai soli appalti sopra la soglia Ue di 5,5 L anticipazione milioni; non è vero che l obbligo di corresponsione dell anticipazione da parte della stazione appaltante all appaltatore non si applica alle procedure di importo inferiore alla soglia Ue. Lo ha affermato l Autorità nazionale anticorruzione con il parere di precontenzioso di cui alla delibera 1050 del 14 novembre 2018. Il committente aveva sostenuto che il divieto di anticipazione del prezzo inserito nel capitolato speciale d appalto relativo ad una gara di importo di circa un milione di euro sarebbe pienamente valido alla luce di un interpretazione sistematica del testo di legge. Infatti, sempre secondo la stazione appaltante, l art. 35 che prevede al comma 18 l obbligo di corresponsione dell anticipazione da parte della stazione appaltante all appaltatore riguarda le procedure sopra soglia comunitaria e sembrerebbe non applicarsi alla procedura di cui all oggetto che invece è di importo inferiore a tale soglia e quindi disciplinata dal successivo art. 36 in cui dell anticipazione del prezzo non si fa menzione. L Autorità ha affermato invece che l anticipazione spetta in ogni caso, «indipendentemente dalla richiesta dell impresa, entro sei mesi dalla data dell offerta». L Anac innanzitutto ricostruisce la natura dell istituto evidenziandone la finalità di consentire all appaltatore di affrontare le spese iniziali necessarie all esecuzione del contratto è stato oggetto di numerose modifiche normative. prevedendo che per i lavori pubblici la notifica preliminare con la quale si annuncia l avvio del cantiere sia inviata dal committente o dal responsabile dei lavori, prima dell inizio dei lavori, anche al prefetto. La norma precedente prevedeva, invece, una notifica preliminare, prima dell inizio dei lavori, da inviare solo all azienda unità sanitaria locale e alla sede dell ispettorato nazionale del lavoro territorialmente competenti. In particolare, la norma del Testo unico del 2008, così come modificata dal decreto sicurezza adesso recita: «Il committente o il responsabile dei lavori, prima dell inizio dei lavori, trasmette all Azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del lavoro nonché, limitatamente ai lavori pubblici, al prefetto territorialmente competenti la notifica preliminare elaborata conformemente all allegato XII, nonché gli eventuali aggiornamenti nei seguenti casi: cantieri di cui all articolo 90, comma 3; cantieri che, inizialmente non soggetti all obbligo di notifica, ricadono nelle categorie di cui alla lettera a) per effetto di varianti sopravvenute in corso d opera; cantieri in cui opera un unica impresa la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a duecento uominigiorno». In base al decreto 159/2011 il prefetto ha il potere di accesso e di accertamento nei cantieri delle imprese interessate all esecuzione di lavori pubblici. Un secondo intervento di rilievo per il settore dei La stazione appaltante deve pagarla sempre all appaltatore Anticipazione prezzi pure per lavori sotto soglia Ue L anticipazione, dopo che nel 2013, per favorire gli investimenti e dare impulso all imprenditoria, in una fase di stagnazione economica e di crisi del mercato, è stata ripristinata sia pure temporaneamente nell importo del 10%, poi del 20%. Con l entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti di cui al dlgs n. 50/2016, al comma 18, dell articolo 35 viene istituzionalizzata l anticipazione del 20% calcolata non più sull importo contrattuale, come nella corrispondente previsione del vecchio Regolamento all art. 140, dpr 207/2010, ma sul «valore stimato dell appalto». È precisato, per altro, che tale anticipazione deve essere corrisposta all appaltatore entro quindici giorni dall effettivo inizio dei lavori ed è subordinata alla costituzione di garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa di importo pari all anticipazione maggiorato del tasso di interesse. La norma di cui all articolo 35 ha quindi valenza generale e «la ratio che sorregge il principio di anticipazione delle somme erogate dall amministrazione è di dare impulso all iniziativa imprenditoriale, assicurando la disponibilità delle stesse nella delicata fase di avvio dei lavori e di perseguire il pubblico interesse alla corretta e tempestiva esecuzione del contratto». A nulla vale quindi invocare il divieto di cui alla «tacitamente abrogata» legge nel decreto legge n. 79/1997, peraltro «non avrebbe senso», ha proseguito l Anac, «precludere tale facoltà di accesso all anticipazione per affidamenti di importo inferiore che spesso vedono protagoniste imprese di dimensioni medio piccole e più tutelate dal legislatore». contratti pubblici riguarda l inasprimento del trattamento sanzionatorio per le condotte degli appaltatori e dei subappaltatori che facciano ricorso, illecitamente al subappalto. L intervento trova sede nell articolo 25 in tema di sanzioni in materia di subappalti illeciti dove si interviene sull articolo 21, comma 1, della legge 13 settembre 1982, n.646. prevedendo come prima misura la trasformazione in delitto del reato fino ad oggi contravvenzionale; inoltre si prevede l equiparazione della sanzione personale a quella prevista per Speciale appalti Tutti i venerdì una pagina nell inserto Enti Locali e una sezione dedicata su www.italiaoggi.it/specialeappalti 39 il reato di frode nelle pubbliche forniture. Si procede all innalzamento della reclusione da uno a cinque anni, quando in precedenza si trattava invece di reclusione da sei mesi a un anno, e si stabilisce la possibilità di comminare una multa non inferiore ad un terzo del valore dell opera concessa in subappalto o a cottimo e non superiore ad un terzo del valore complessivo dell opera ricevuta in appalto. Possibili soggetti a tali misure saranno i soggetti che, per contratti di appalto affidati da pubbliche amministrazioni, concedano anche di fatto, in subappalto o a cottimo, in tutto o in parte, le opere stesse, senza l autorizzazione dell autorità competente. Stretta anche nei confronti del subappaltatore e dell affidatario del cottimo a cui si applica la reclusione da uno a cinque anni e la multa pari ad un terzo del valore dell opera ricevuta in subappalto o in cottimo. IN RELAZIONE AL FUTURO CONTRATTO Gara non aggiudicata, motivare convenienza La facoltà di non aggiudicare un appalto va esercitata in relazione a un giudizio di convenienza, motivato, sul futuro contratto. Lo ha affermato il Consiglio di stato, sezione quinta con la sentenza del 27 novembre 2018 n. 6725 in merito alla non aggiudicazione di una gara. I giudici hanno richiamato innanzitutto l articolo 95, comma 12 del codice del 2016 (decreto n. 50) che attribuisce alla stazione appaltante, e non alla commissione giudicatrice, nota la sentenza, la facoltà di non aggiudicare la gara quando nessuna offerta sia ritenuta, a giudizio discrezionale dell amministrazione «conveniente o idonea». L unica condizione che pone la norma è che questa facoltà sia indicata espressamente nel bando di gara o nella lettera d invito. Il codice, dicono i giudici, non ha previsto quanto già era stabilito nel decreto 163/2006 e cioè (art. 55, comma 4) l automatismo della non aggiudicazione in caso di una sola offerta valida. La sentenza affronta quindi l argomento principale del ricorso affermando «cionondimeno non appaiono sussistere ostacoli all applicazione dell art. 95, comma 12, anche in caso di unica offerta, purché ricorrano i presupposti ivi previsti, che consentono il rispetto dei parametri comunitari come richiesto dalla Corte di giustizia in caso di decisione di non aggiudicazione all unico concorrente rimasto in gara: cfr. Corte giust. Ue, 11 dicembre 2014, n. 440-13». Quindi, se la facoltà di non aggiudicazione rientra nei poteri discrezionali della stazione appaltante e la decisione è conseguenza di un apprezzamento di merito riservato a quest ultima, di conseguenza la decisione non può che essere sindacabile in sede giurisdizionale nei limiti in cui sia manifestamente illogico o viziato da travisamento dei fatti. La valutazione, dicono i giudici, deve essere compiuta nei termini di un «giudizio di convenienza (adeguatamente motivato, ndr) sul futuro contratto, che «consegue, tra l altro, ad apprezzamenti sull inopportunità economica del rapporto negoziale per specifiche e obiettive ragioni di interesse pubblico ed anche alla luce, se del caso, di una generale riconsiderazione dell appalto, nell esercizio ampi di poteri in funzione di controllo, non condizionati, quindi, dalle valutazioni tecniche del seggio di gara».
40 Venerdì 7 Dicembre 2018 AGEVOLAZIONI Il bando Ue stanzia 10 milioni di euro. Il termine per le proposte è il 26 febbraio Erasmus, fondi all inclusione Sostegno ai progetti in materia di istruzione e formazione Pagina a cura DI MASSIMILIANO FINALI SUL PIATTO 2,5 MLN La regione Lazio sovvenziona i centri anziani La regione Lazio ha stanziato la somma complessiva di 2,5 milioni di euro per sostenere progetti, iniziative a attività nei centri anziani. Lo prevede l avviso pubblico per la realizzazione del «progetto te - Lazio per la terza età» a sostegno delle attività dei centri anziani, attuativo della dgr n. 569/2018. Possono presentare progetti a valere sul bando tutti i comuni del Lazio e Roma Capitale nel cui territorio di riferimento insistano centri anziani pubblici che siano istituiti con apposita deliberazione della giunta comunale e/o del consiglio comunale, nonché in possesso di statuto o regolamento di funzionamento e che prevedano lo svolgimento negli stessi di attività di centro anziani quali attività ricreative e promozionali a favore di persone anziane. Possono partecipare anche i comuni sul cui territorio non insistono centri anziani pubblici, ma che abbiano avviato le procedure per l istituzione. L avviso pubblico mira a finanziare progetti che favoriscano l incontro tra generazioni, il recupero psicofisico, la formazione all uso delle tecnologie informative, nonché corsi informativi sulle problematiche sanitarie e sociali connesse con la terza età. Sono anche finanziabili attività per l orientamento ai servizi socio-sanitari, attività ricreative e culturali, interventi per contrastare l emarginazione sociale, l acquisto di attrezzature e materiali per i progetti. Le risorse potranno essere utilizzate anche per lavori di manutenzione, migliorie e gestione delle sedi. I comuni interessati potranno presentare la domanda di contributo entro il 10 dicembre 2018. Inclusione sociale e valori comuni nell ambito dell istruzione e della formazione è la tematica del nuovo bando lanciato dalla commissione europea nell ambito del programma comunitario Erasmus+. Il bando attua l azione chiave 3 «Sostegno alle riforme delle politiche», stanziando 10 milioni di euro di risorse europee. Il bando offre sostegno a progetti di cooperazione transnazionale nei settori dell istruzione e della formazione. Il termine di presentazione delle proposte è il 26 febbraio 2019. Progetti da organizzazione pubbliche e private. Le candidature ammissibili provengono da organizzazioni pubbliche e private operanti nei settori dell istruzione, della formazione e della gioventù o in altri settori socio-economici. Possono accedere al bando anche organizzazioni che svolgono attività trasversali, come ad esempio organizzazioni culturali, società civile, organizzazioni sportive, centri di riconoscimento, camere di commercio, organizzazioni di settore. Il requisito minimo di composizione di un partenariato è la presenza di quattro organizzazioni ammissibili aventi sede in quattro diversi paesi del programma, Italia inclusa. Buone prassi e pratiche innovative. Le proposte devono riguardare la diffusione o l incremento di buone prassi nel settore dell istruzione inclusiva e nella promozione di valori comuni, avviate in particolare a livello locale. Con il termine «incremento» è intesa la riproduzione di buone prassi su più ampia scala o il loro trasferimento in un contesto diverso o la loro attuazione a un livello più elevato. Le proposte possono riguardare anche lo sviluppo e l attuazione di metodi e pratiche innovativi per favorire un istruzione inclusiva e promuovere valori comuni. Gli obiettivi specifici dei progetti. I progetti dovranno portare a migliorare l acquisizione di competenze sociali e civiche, promuovere la conoscenza, la comprensione e il riconoscimento di valori e dei diritti fondamentali, nonché promuovere l istruzione e la formazione inclusive e l istruzione degli allievi svantaggiati, anche attraverso il sostegno al personale docente per affrontare e rafforzare la diversità tra il corpo insegnante. I progetti potranno rafforzare il pensiero critico e l alfabetizzazione mediatica tra i discenti, i genitori e il personale docente, oltre che sostenere l inclusione dei soggetti di recente immigrazione in strutture scolastiche di buona qualità, anche attraverso una valutazione delle conoscenze e il riconoscimento FINO AL 17 DICEMBRE Scuola, 22 milioni per l innovazione nelle aule di lezione Rimarrà aperto fino al 17 dicembre 2018 l avviso pubblico per la realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi. Il bando, approvato dal ministero dell istruzione, dell università e della ricerca, stanzia allo scopo 22 milioni di euro. Sono ammesse alla selezione pubblica per la realizzazione di «ambienti di apprendimento innovativi» le istituzioni scolastiche ed educative statali del primo e del secondo ciclo di istruzione. Gli enti pubblici e gli enti locali possono collaborare ai progetti, sia in qualità di cofinanziatori sia in qualità di partner non finanziari. Ogni istituzione scolastica può concorrere per un solo progetto, pena l esclusione. Le istituzioni scolastiche ed educative statali partecipanti devono possedere spazi idonei e disponibili alla realizzazione degli ambienti di apprendimento innovativi, pari ad almeno 50 mq, specificamente dedicati. Il contributo massimo attribuibile a ciascuna istituzione scolastica per la realizzazione degli ambienti di apprendimento innovativi è pari a 20 mila euro. Le spese che possono essere considerate ammissibili sono relative a acquisti di beni, compresi gli arredi innovativi, e attrezzature digitali per gli ambienti di apprendimento, nonché piccoli lavori edilizi funzionali alla realizzazione degli spazi fisici degli ambienti di apprendimento e spese per l allestimento di dispositivi di sicurezza o per l assicurazione sulle strumentazioni nel primo anno dalla fornitura. Saranno ammesse anche le spese generali, tecniche e di progettazione, nella misura massima del 5% del contributo concesso. delle competenze acquisite in precedenza. Potranno infine favorire le abilità e le competenze digitali di gruppi digitalmente esclusi attraverso partenariati tra scuole, imprese e il settore non formale, incluse le biblioteche pubbliche. Ove opportuno, i progetti sono incoraggiati a inserire giochi di ruolo nelle loro attività. AGEVOLAZIONI IN PILLOLE Liguria, 700 mila euro per la bonifica dei siti inquinati. La regione Liguria ha attivato il programma degli interventi in materia ambientale per l anno 2018, con particolare riferimento alla bonifica di siti inquinati. Lo stanziamento di 700 mila euro è accessibile da parte degli enti locali che dovranno presentate domanda entro il 14 dicembre 2018. Puglia, 2 milioni di euro per le tecnologie forestali. La regione Puglia riceverà fino al 10 dicembre 2018 le domande di accesso alla sottomisura 8.6 «supporto agli investimenti in tecnologie silvicole e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione prodotti forestali» del piano di sviluppo rurale 2014-2020. Anche i comuni possono accedere al fondo da 2 milioni di euro, richiedendo un contributo fino al 65% della spesa ammissibile. Calabria, 400 mila euro per i centri antiviolenza. La regione Calabria concede contributi per la realizzazione di nuovi centri antiviolenza e nuove case accoglienza/ rifugio per donne vittime di violenza e loro figli. Gli enti locali possono accedere al fondo previsto dal dl 93/2013 e richiedere un contributo a copertura del 100% delle spese ammissibili. La scadenza del bando è fissata al 14 dicembre 2018. I risultati da raggiungere. I progetti devono portare a risultati quali una maggiore sensibilizzazione, conoscenza e comprensione di buone prassi nell ambito delle istituzioni e delle comunità di istruzione pertinenti, nonché un maggiore ricorso ad approcci innovativi all avanguardia a livello di strategie politiche o prassi. Altri risultati auspicati sono la maggiore sensibilizzazione, motivazione e competenza nei leader e negli educatori per quanto attiene ad approcci educativi inclusivi e alla promozione di valori comuni, nonché l impegno attivo di famiglie e comunità locali nel sostegno ad approcci educativi inclusivi e alla promozione di valori comuni. Il progetto può aspirare ad una maggiore diffusione ed efficacia degli strumenti a sostegno delle istituzioni di istruzione e formazione e delle organizzazioni erogatrici dell apprendimento nell attuazione di approcci educativi inclusivi e nella promozione di valori comuni. Contributo a fondo perduto dell 80%. Il contributo non potrà superare l 80% del totale dei costi di progetto ammissibili, fino ad un massimo di 500 mila euro. Le attività devono iniziare il 1 novembre 2019, il 1 dicembre 2019 oppure il 15 gennaio 2020. La durata del progetto dev essere di 24 o 36 mesi. Umbria, bando per la partecipazione civica. La regione Umbria finanzia azione di animazione e sviluppo per la partecipazione civica, la collaborazione ed il dialogo con cittadini/stakeholder, nell ambito dell agenda digitale. Nell ambito del por fse 2014-2020 sono stanziati 400 mila euro da destinare anche ai comuni, che finanzieranno il miglior progetto presentato. La scadenza del bando è il 14 dicembre 2018. Friuli Venezia Giulia, contributi per attività culturali. La regione Fvg sostiene i progetti culturali degli enti pubblici, dei soggetti privati senza finalità di lucro e delle società cooperative che per statuto svolgono attività esclusivamente o prevalentemente culturali. Gli enti pubblici possono finanziare varie attività culturali, aspirando anche a contributi fino al 100% delle spese ammissibili. Le domande di contributo vanno presentate entro l 11 dicembre 2018. a cura di CLUB MEP MANAGER E PROFESSIONISTII NETWORK WWW.CLUBMEP.IT TEL +39 02 42107535 MAIL: INFO@CLUBMEP.IT
OSSERVATORIO VIMINALE Il componente di minoranza può presentare istanze reiterate Diritto d accesso ripetuto Ai consiglieri vanno riconosciuti poteri ampi È legittima la condotta di un consigliere di minoranza che presenta numerose e reiterate istanze di accesso al protocollo del comune? L art. 22, comma 2, della legge n. 241/90 stabilisce che l accesso ai documenti amministrativi, in virtù delle sue rilevanti finalità di pubblico interesse, costituisce principio generale dell attività amministrativa, in quanto favorisce la partecipazione e assicura l imparzialità e la trasparenza dell azione amministrativa. L art. 43 del decreto legislativo n. 267/00, invece, consente ai consiglieri comunali di accedere a tutte le notizie e le informazioni in possesso dell ente, utili all espletamento del proprio mandato. Nel caso in esame, CONCORSI Abruzzo Istruttore amministrativo a tempo parziale. Comune di Pescara, un posto. Scadenza: 17/12/2018. Tel. 085/4283204. G.U. n. 91 Istruttore amministrativo a tempo parziale. Comune di Sulmona (Aq), un posto. Scadenza: 10/12/2018. Tel. 0864/2421. G.U. n. 89 Basilicata Istruttore direttivo amministrativo contabile. Comune di Sant Angelo Le Fratte (Pz), un posto. Scadenza: 17/12/2018. Tel. 0975/386502. G.U. n. 91 Calabria Comune di Albidona (Cs), un posto. Scadenza: 13/12/2018. Tel. 0981/52001. G.U. n. 90 Emilia-Romagna Unione dei comuni valli e delizie di Portomaggiore (Fe), un posto. Scadenza: 10/12/2018. Tel. 0532/330357. Gazzetta Ufficiale n. 89 Istruttore direttivo amministrativo. Comune di Medicina (Bo), un posto. Scadenza: 13/12/2018. Tel. 051/6979111. G.U. n. 90 Lazio Dirigente architetto. Regione Lazio, tre posti. Scadenza: 13/12/2018. Tel. 800/894545. G.U. n. 90 Dirigente informatico. Regione Lazio, tre posti. Scadenza: 13/12/2018. Tel. 800/894545. G.U. n. 90 Dirigente ingegnere. Regione Lazio, dieci posti. Scadenza: 13/12/2018. Tel. 800/894545. G.U. n. 90 Liguria Comune di Santa Margherita Ligure (Ge), due posti parzialmente riservati. Scadenza: 17/12/2018. Tel. 0185/205403. Gazzetta Ufficiale n. 91 Lombardia il sindaco ha sospeso le richieste di accesso del consigliere di minoranza al protocollo, ritenendole «formalizzate in modo abnorme, generico, indiscriminato e reiterato e finalizzate a strategie ostruzionistiche comportanti aggravi dell attività amministrativa dell ente». Tuttavia, al consigliere comunale, in relazione proprio al munus rivestito, deve essere riconosciuto un diritto più ampio rispetto a quello esercitabile dal semplice cittadino, che si estende oltre le competenze attribuite al consiglio comunale, al fine della necessaria valutazione della correttezza ed efficacia dell operato dell amministrazione comunale (cfr.: Cds n. 4525 del 5.09.2014, Cds sez. V n. 5264/07 che richiama Cons. stato, V sez. 21.2.1994 n. 119, Cons. stato, V sez. 26.9.2000 n. 5109, Cons. stato, V sez. 2.4.2001 n. 1893). La giurisprudenza, fatta salva la necessità di non aggravare la funzionalità amministrativa dell ente con richieste emulative, è infatti orientata a ritenere illegittimo il diniego opposto dall amministrazione di prendere visione del protocollo generale e di quello riservato del sindaco, comprensivo sia della posta in arrivo che di quella in uscita. I giudici del Tar Sardegna, nella citata sentenza n. 29/2007, hanno, peraltro, affermato che è consentito prendere visione del protocollo generale senza alcuna esclusione di oggetti e notizie riservate e di materie coperte da segreto, posto che i consiglieri comunali Comune di Gallarate (Va), un posto. Scadenza: 17/12/2018. Tel.0331/754415. G.U. n. 91 Comune di Sabbioneta (Mn), un posto. Scadenza: 17/12/2018. Tel. 0375/223004 G.U. n. 91 Istruttore. Comune di Cesano Maderno (Mb), un posto. Scadenza: 10/12/2018. Tel. 0362/513458. G.U. n. 89 Piemonte Istruttore amministrativo a tempo parziale. Comune di Varallo (Vc), un posto. Scadenza: 10/12/2018. Tel. 0163/562731. G.U. n. 89 Istruttore amministr. contabile. Comune di Pollone (Bi), un posto. Scadenza: 17/12/2018. Tel. 015/61191. G.U. n. 91 Puglia Istruttore amministrativo a tempo parziale. Comune di Cavallino (Le), un posto. Scadenza: 13/12/2018. Tel. 0832/617227. G.U. n. 90 Istruttore contabile presso il settore finanziario. Comune di Lizzano (Ta), un posto. Scadenza: 10/12/2018. Tel. 099/9558608. G.U. n. 89 Toscana Istruttore direttivo amministrativo. Comune di Montevarchi (Ar), un posto. Scadenza: 17/12/2018. Tel. 055/91081. G.U. n. 91 Veneto Collaboratore amministrativo. Comune di Fara Vicentino (Vi), un posto. Scadenza: 13/12/2018. Tel. 011/9940740. Gazzetta Ufficiale n. 90 Collaboratore amministr. messo comunale. Comune di Camponogara (Ve), un posto. Scadenza: 17/12/2018. Tel. 041/5139936. G.U. n. 91 Istruttore amministrativo. Comune di Fossalta di Portogruaro (Ve), un posto. Scadenza: 13/12/2018. Tel.0421/249511. G.U. n. 90 sono comunque tenuti al segreto ai sensi dell art. 43 del decreto legislativo n. 267/00, mentre il Tar Lombardia, Brescia, 1 marzo 2004 n. 163, ha ritenuto non ammissibile imporre al consigliere l onere di specificare in anticipo l oggetto degli atti che intendono visionare giacché trattasi di informazioni di cui gli stessi possono disporre solo in conseguenza dell accesso. Pertanto, la previa visione dei vari protocolli, tra cui il protocollo informatico (il cui esame, ormai consolidato, era già previsto dall art. 17, del dlgs. n. 82/05), è necessaria per poter individuare gli estremi degli atti sui quali si andrà ad esercitare l accesso vero e proprio, e potrà trovare apposita disciplina di dettaglio nel regolamento dell ente. Venerdì 7 Dicembre 2018 LO SCAFFALE DEGLI ENTI LOCALI Autore - Lucio Catania Titolo - Il Baratto amministrativo e la potestà regolamentare dei comuni in materia tributaria Casa editrice - Halley editrice, Matelica (Mc), 2018, pp. 169 Prezzo - 32 euro Argomento - La potestà regolamentare dei comuni e delle province in materia tributaria, disciplinata dall art. 52 del dlgs n. 446/97, poi ripreso dall art. 149 del Tuel, rappresenta un importante opportunità per gli enti locali. La prima parte del volume esamina l impatto che le norme dello statuto del contribuente hanno sulla disciplina comunale in materia di accertamento e riscossione dei tributi locali. La seconda parte si concentra sul baratto amministrativo, istituto che attua il principio costituzionale della solidarietà orizzontale, tramite un contratto di partenariato sociale, sulla base di progetti presentati da cittadini, singoli o associati. Il libro disegna il percorso per giungere alla stipula di un contratto di collaborazione, redatto seguendo le indicazioni del legislatore e della giurisprudenza. Autore - Emanuele Montini Titolo - Gli abusi edilizi Casa editrice - Maggioli, Rimini, 2018, pp. 448 Prezzo - 52 euro Argomento - La linea di demarcazione fra opera 41 La Commissione per l accesso ai documenti amministrativi, esprimendosi sull esercizio del diritto d accesso, sulla base del principio di economicità che incombe sia sugli uffici tenuti a provvedere, sia sui soggetti che chiedono prestazioni amministrative, ha riconosciuto «la possibilità per il consigliere di avere accesso diretto al sistema informatico interno, anche contabile, dell ente attraverso l uso della password di servizio». LE RISPOSTE AI QUESITI SONO A CURA DEL DIPARTIMENTO AFFARI INTERNI E TERRITORIALI DEL MINISTERO DELL INTERNO edilizia legittimamente realizzata e opera abusiva è spesso talmente labile che autore e casa editrice hanno pensato di offrire uno strumento di agile lettura a coloro che, come operatori, tecnici o semplici interessati, vogliano approfondire questa tematica. In attesa dei decreti ministeriali ai quali è demandata la definizione del glossario unico delle opere edilizie realizzabili in modalità semplificata, è stato di recente approvato, con il decreto 2 marzo 2018, l elenco non esaustivo delle principali opere realizzabili in regime di attività edilizia libera. La chiave di lettura utilizzata nel presente testo, in parallelo con l intervento legislativo di riordino della materia, è costituita semplicemente dall individuazione tipologica delle singole opere edilizie. L analisi si riferisce inizialmente alle opere minori: dapprima quelle per realizzare le quali non è necessario alcun atto abilitativo, poi quelle sottoposte alla denuncia d inizio attività e a Cil, ora sostituite dalla Scia e dalla Cila come regime ordinario, per poi, da ultimo, analizzare la categoria delle opere necessitanti di permesso di costruire e di piano di lottizzazione. Si è posta attenzione anche alla vincolistica, quel sistema invisibile di vincoli che spesso si sovrappongono sullo stesso territorio la quale svolge un ruolo di primo piano nell individuare, a parità di opera, quale atto abilitativo occorrerà conseguire e quali differenti conseguenze vi saranno, in caso di abuso, sul fronte penale e su quello della sanabilità. Gianfranco Di Rago
42 Venerdì 7 Dicembre 2018 NORME E PROCEDURE Le linee guida del Mef e della Corte conti hanno dettato i chiarimenti ai comuni Partecipate, check al fotofinish Revisione periodica entro il 31/12 a pena di sanzioni DI MATTEO BARBERO Corsa contro il tempo per il primo check annuale sulle partecipazioni societarie detenute dalle pa. Il traguardo, infatti, deve essere centrato entro il prossimo 31 dicembre, a pena di pesanti sanzioni pecuniarie. Per orientarsi, occorre fare riferimento alle linee guida diffuse da Mef e Corte dei conti, anche se rimangono alcuni punti oscuri. La materia è disciplinata dal dlgs 175/2016, che ha imposto la revisione periodica delle società partecipate, direttamente o indirettamente, dalle amministrazioni pubbliche, al fine di individuare quelle da dismettere in quanto non rientranti nelle categorie ammesse, ovvero prive dei requisiti che ne consentono il mantenimento (ad esempio, perché non hanno dipendenti, presentano un fatturato basso, svolgono attività analoghe o similari ad altre società partecipate o enti pubblici strumentali, oppure hanno registrato perdite negli ultimi tre esercizi). Dopo il piano straordinario, che doveva essere presentato entro il 30 settembre 2017, la scadenza per la prima revisione periodica è fissata dall art. 20 per il prossimo 31 dicembre e deve essere predisposta con riferimento alle partecipazioni detenute alla fine del 2017 e poi annualmente aggiornata. Nelle scorse settimane, il Mef ha diffuso le linee-guida sull adempimento, condivise anche dalla Corte dei conti, che contengono alcuni importanti chiarimenti. In particolare, viene specificato che le partecipate indirette devono essere incluse nella revisione se detenute attraverso una «tramite» oggetto di controllo sia solitario che congiunto da parte della p.a. In questo secondo caso, le amministrazioni «sono invitate a utilizzare opportune modalità di coordinamento (tra queste, ad esempio, la conferenza di servizi) per determinare una linea di indirizzo univoca sulle misure di razionalizzazione da adottare, da rendere nota agli organi societari». Altre puntualizzazioni riguardano le quotate, soggette ad un regime meno restrittivo: non possono essere considerate tali quelle che hanno avviato la procedura di quotazione di strumenti finanziari dopo il 23 settembre 2016 e neppure quelle che, pur avendo adottato entro la data del 30 giugno 2016 atti volti all emissione di strumenti finanziari quotati in mercati regolamentati, non hanno concluso il procedimento entro il 23 settembre 2017. Infine, se una società ha emesso, alla data del 31 dicembre 2015, strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati, la società cesserà di essere considerata «quotata» dal momento della scadenza dei predetti strumenti finanziari. Da segnalare anche la puntuale ricognizione delle voci rilevanti per la definizione di fatturato, che aveva posto non pochi problemi in caso di holding e di società finanziarie. Secondo le linee guida, per gli enti locali la revisione deve essere approvata dal consiglio, il che ripropone l incognita sulla necessità o meno del parere dei revisori. A favore della prima tesi, si sono schierate l Anci, ma soprattutto la Corte dei conti: in particolare, la sezione regionale di controllo dell Emilia-Romagna, nella deliberazione n. 3/2018, ha rilevato «l opportunità di acquisire il parere dell organo di revisione con riferimento alla coerenza degli atti di razionalizzazione rispetto alla normativa recata dal dlgs 175». È bene ricordare che la mancata adozione degli atti comporta la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da un minimo di euro 5 mila a un massimo di euro 500 mila, salvo il danno eventualmente rilevato dalla Corte dei conti. Avvisi di accertamento con firma a stampa Gli avvisi di accertamento emanati dagli enti locali possono essere sottoscritti con la firma a stampa del funzionario responsabile e hanno la stessa validità di quelli sottoscritti con firma autografa. Per la validità degli atti di accertamento è richiesto che gli stessi siano emessi da sistemi automatizzati. La firma a stampa deve essere autorizzata con provvedimento di livello dirigenziale, i cui estremi devono essere riportati negli atti impositivi. Non c è alcun motivo per escludere che la firma a stampa possa essere apposta anche sugli atti emanati dai concessionari, autorizzata con un apposito atto adottato dalla società affidataria. Non serve alcun provvedimento se gli atti vengono sottoscritti dal legale rappresentante, perché non c è una delega di funzioni. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 30050 del 21 novembre 2018. La questione della firma degli atti impositivi viene spesso sollevata dai contribuenti e ha creato tanto contenzioso. Per i giudici di piazza Cavour, la firma autografa prevista dalle norme che disciplinano i tributi regionali e locali sugli atti di liquidazione e accertamento può essere sostituita dall indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile, nel caso in cui siano prodotti da sistemi informativi automatizzati. Hanno chiarito che la disposizione che consente la firma a stampa, vale a dire l articolo 1, comma 87, della legge 549/1995, è una «norma speciale, non abrogata, la quale, pertanto, conserva la sua efficacia», purché il nominativo del funzionario responsabile venga individuato con un provvedimento di livello dirigenziale. Questa regola si applica «non solo nel caso di gestione diretta, ma anche nel caso di gestione in concessione della potestà impositiva». Infatti, nonostante ex lege il richiesto provvedimento di livello dirigenziale si riferisca a un atto della pubblica amministrazione, secondo la Cassazione, lo stesso principio vale nel caso in cui l imposta sia gestita da un concessionario. In questo caso sugli atti la firma autografa può essere sostituita dall indicazione a stampa del nominativo del soggetto responsabile, «purché tale nominativo, nonché la fonte dei dati, risultino indicati in un apposito atto sottoscritto dal concessionario (o da altro soggetto che da questi abbia ricevuto il relativo potere)». All atto del concessionario deve essere riconosciuta la stessa funzione assolta nelle ipotesi di gestione diretta dell imposta da parte dell ente pubblico. Non è richiesta una nomina ad hoc, però, qualora il legale rappresentante della società concessionaria abbia «mantenuto la responsabilità direttamente su di sé» della relativa procedura automatizzata. Sergio Trovato L organizzazione deve avere una visione sistemica Organizzare o funzionare? La domanda appartiene a quella categoria a cui non è opportuno rispondere, perché suppone una contrapposizione tra i due termini, mentre in un sistema razionale l organizzazione dovrebbe essere finalizzata al funzionamento. È per questa ragione che si progettano «modelli organizzativi», che si definiscono procedure, che si adottano prescrizioni e adempimenti. Tuttavia, non possiamo nascondere che, in ogni organizzazione, la stessa domanda si presenta sotto forma di dilemma. La prima ragione e la più elementare di questa contrapposizione risiede nel fatto che, di solito, chi si assume il compito di organizzare, non ha compiti operativi e qualche volta nemmeno direttivi. Certamente la funzione organizzativa richiede una visione «sistemica» e non può essere affidata a ciascun operatore. Ed è pur vero che le istanze di ciascuno, prese singolarmente, difficilmente possono tradursi in interventi organizzativi utili a tutti, in quanto connotati da una visione personale. Ma ciò non vuol dire che la «visione sistemica» possa essere affidata a un soggetto estraneo alla linea operativa, con la pretesa di disegnare architetture organizzative che risultino perfette soltanto nei manuali, ma che si traducono poco attinenti rispetto al contesto. Come si usa dire, infatti: «Tra teoria e pratica non c è alcuna differenza, in teoria, ma in pratica sì». Se l obiettivo di ogni sistema è quello di «funzionare», qualsiasi azione deve essere finalizzata alla facilitazione dei processi diretti al conseguimen- to del risultato. Anche le scelte organizzative debbono soddisfare questa finalità. Altrimenti, oltre a risultare «non funzionali», si producono conseguenze che si rilevano dannose per lo stesso sistema organizzativo. Le regole, infatti, hanno lo scopo di orientare i comportamenti e le relazioni verso la condivisione del fine. Se sono avvertite come razionali e funzionali, vengono rispettate, intendendole utili e necessarie al conseguimento delle finalità istituzionali, fino a condividerle come prassi la cui violazione viene intesa come inefficienza. Se, invece, l attività lavorativa viene regolata con l immissione di prescrizioni che non risultino funzionali o che abbiano persino l effetto di rallentare o appesantire l operatività o di cui non si comprenda l utilità, si causa l insorgenza di reazioni che hanno come conseguenza il senso di distacco, la demotivazione o persino la disaffezione. Ogni organizzazione, infatti, è un sistema sociale e funziona solo nella misura in cui riesce a produrre il coinvolgimento dei suoi operatori verso il conseguimento di un valore comune (che è molto più di un semplice «risultato» misurabile). Organizzare, dunque, vuol dire creare quelle condizioni che riescono a legare i tre elementi che caratterizzano ogni sistema: le regole, i comportamenti e i fini. Se questi tre elementi sono allineati tra di loro, la nostra organizzazione è funzionale. In caso contrario si produce una frattura tra «organizzazione formale» e «organizzazione reale». Santo Fabiano Pagina a cura di
ANUTEL Venerdì 7 Dicembre 2018 La Manovra sfavorisce i comuni che hanno registrato disavanzi nel riaccertamento residui Enti in rosso, sviluppo frenato Ripresa degli investimenti, ma anche penalizzazioni DI DANIELA CAIANIELLO* DI TOMMASO VENTRE* La dimensione virtuale dell esistenza umana inizia ad avere ripercussioni ed effetti probatori anche nella realtà giuridica. Nel mondo parallelo che ogni giorno frequentiamo, infatti, la realtà terrena è rappresentata in una miriade di applicativi (si pensi al famoso Google Street View, o ai milioni di immagini ai video georeferenziati che vengono caricate da ogni singolo utente sui social network) ed è arricchita di informazioni ulteriori (la storia dei luoghi, la data e l ora in cui la stessa è stata rappresentata, le coordinate esatte gps ecc.). Ad oggi, l utilizzo delle rappresentazioni dinamiche «disponibili» nel mondo virtuale non è stato ancora oggetto di una specifica disciplina legislativa. Il Consiglio nazionale del notariato con lo studio n. 7/2007 già aveva affrontato la problematica della copia conforme di una pagina web approfondendone la natura giuridica e individuando delle modalità operative secondo cui la copia avrà l efficacia probatoria di cui all articolo 2712 c.c. purché siano seguite procedure comuni sia alla copia informatica sia a quella cartacea, inserendo almeno i seguenti dati: indirizzo internet, tipo di browser, ora, dati relativi ad eventuali certificati di sicurezza. La questione giuridica maggiormente affrontata riguarda l utilizzo delle fotografie estrapolate da Google Earth e se queste possano costituire piena prova, a favore o contro, di quanto accaduto. Diversi sono stati gli interventi giurisprudenziali sull argomento, sia nell ambito della giurisprudenza amministrativa (Consiglio di stato sentenza n. 2380/2015, Tar Campania, sentenza n. 2380/2015, Tar Calabria n. 00388/2014, Tar Lazio n. 09081/2018) sia nell ambito di quella penale (Corte di cassazione n.48178/2017, n. 51034/2018 e n. 49571/2018) che hanno evidenziato La bozza della legge di Bilancio 2019, pur prevedendo nuovi e ampi margini di manovra per poter finalmente agevolare la ripresa degli investimenti degli enti locali, penalizza fortemente quei comuni che, in fase di riaccertamento straordinario dei residui nell anno 2015, abbiano registrato un disavanzo. L articolo 65, infatti, prevede che gli enti in disavanzo possano applicare al bilancio di previsione l avanzo vincolato, accantonato e destinato solo se il risultato di amministrazione sia superiore al Fondo crediti di dubbia esigibilità e al Fondo anticipazioni di liquidità, incrementato dell importo del disavanzo da recuperare iscritto nel primo esercizio del bilancio di previsione. Qualora tale importo sia inferiore gli enti possono applicare al bilancio di previsione l avanzo di amministrazione per un importo non superiore a quello del disavanzo da recuperare e iscritto nel primo esercizio del bilancio di previsione. Tale previsione normativa impatta negativamente sulle possibilità di investimento degli enti in disavanzo che quindi non riusciranno ad utilizzare né avanzo vincolato, né accantonato, né destinato. Si troveranno a non poter dare corso agli investimenti finanziati ad esempio con mutuo, Ad esempio, per provare occupazioni di suolo Il Fisco può usare Google Earth la liceità dell utilizzo degli strumenti di prova derivanti dal mondo virtuale. In particolare, nella sentenza del Tar Campania, la dichiarazione di decadenza del permesso di costruire, per mancato inizio dei lavori alla data stabilita, è stata resa unicamente sulla base delle immagini provenienti da Google Earth. Il Tar Calabria ha invece aggiunto sul punto come le immagini presenti sul programma Google Earth costituiscono prove documentali pienamente utilizzabili anche in sede penale (cfr. Cassazione penale, sez. III, 15 settembre 2017 n. 48178). Inoltre, il Consiglio di stato ha confermato la piena validità delle stesse al fine di comprovare l esistenza fisica di un determinato manufatto alla data indicata. Allo stesso modo, in ambito penale, la Suprema corte ha confermato come le immagini derivanti da Google siano in grado di datare la costruzione delle opere abusive in un determinato tempo. Ciò posto, la questione è di sicuro interesse anche nel campo tributario, atteso che tali immagini sono utilizzabili, ad esempio, anche a comprova delle occupazioni di suolo pubblico e della presenza di impianti pubblicitari. *professore aggregato di fiscalità ma anche con contributi comunitari, qualora, a causa del ritardo nella predisposizione dei bandi, lo stanziamento correlato all entrata vincolata confluisca in avanzo. L Anci ha presentato un emendamento che esclude dal limite previsto dalla legge di Bilancio l avanzo vincolato. È davvero fondamentale che tale proposta sia accettata se si vuole evitare di penalizzare pesantemente anche i comuni che hanno diligentemente applicato le regole per il riaccertamento straordinario dei residui facendo emergere disavanzi, spesso sostanziosi, che però risultavano sostenibili, perché recuperabili in un congruo lasso di tempo. D altronde, l applicazione dell avanzo vincolato non presenta neanche controindicazione per quanto riguarda la situazione di cassa, in quanto quasi sempre è correlato ad una corrispondente entrata vincolata che ne garantisce la sostenibilità finanziaria. Invece, per l utilizzo dell avanzo accantonato (ad esempio, l applicazione del Fondo rischi qualora si verifichi una sentenza sfavorevole) appare ragionevole limitarne l applicazione alla quota di disavanzo da recuperare applicata al bilancio di previsione per non compromettere la liquidità dell ente. In questo modo, le suddette voci si compenserebbero garantendo quindi un sostanziale equilibrio. DI GIANLUCA DELLA BELLA* Con sentenza n. 6456 del 16 novembre 2018, la V sezione del Consiglio di stato ha fissato un principio abbastanza restrittivo in merito al rispetto dei requisiti che una società in house deve avere e cioè che il limite del 20% del fatturato svolto con soggetti diversi dai soci, previsto sia dall art. 16 del dlgs n.175/2016, che dagli artt. 6 e 7 del dlgs n. 50/2016, debba essere rispettato non solo dalla società affidataria di servizi, ma anche congiuntamente da tutte le imprese da questa controllate e partecipate. La vicenda riguarda l affidamento diretto in house, da parte di un Autorità d ambito, del servizio di igiene urbana per i comuni ricadenti nel proprio territorio, a una costituenda società consortile controllata da due società, a loro volta interamente partecipate dagli enti locali dell ambito territoriale. Successivamente, a seguito dei ricorsi amministrativi da parte di imprese operanti nel settore dei rifiuti, il Tar Marche, con sentenze nn. 48/2018 e 49/2018, accoglieva parte delle censure formulate dalle società ricorrenti, annullando l affidamento in house. Tra i vari profili di illegittimità sollevati, veniva rilevato dal Tar il «difetto del requisito dell attività prevalente rispetto ad una delle due imprese in house, attiva attraverso numerose partecipazioni dalla stessa detenute in altre società, nello svolgimento di 43 Infine, l avanzo destinato dall amministrazione potrebbe essere semplicemente svincolato al fine di recuperare più velocemente il disavanzo complessivo. Operando la distinzione tra le tipologie di avanzo, tenendo in dovuta considerazione la natura di ciascuna di esse, si può riuscire a contemplare l esigenza di assicurare il recupero del disavanzo e il risanamento finanziario con la possibilità di garantire la ripresa degli investimenti anche per gli Enti meno virtuosi, ma non per questo da penalizzare ulteriormente, precludendo loro le potenzialità di sviluppo. * componente Osservatorio tecnico e docente Anutel Sentenza del Consiglio di stato sull in house Per i limiti di fatturato conta tutto il gruppo servizi pubblici a favore di enti non soci e di servizi offerti sul libero mercato». Per riformare le sentenze del Tar Marche veniva presentato appello sia dall Assemblea territoriale d ambito sia dalle controparti. I giudici di palazzo Spada, tra le diverse questioni sollevate, hanno ritenuto indispensabile dirimere la questione relativa al rispetto del limite dell 80% di fatturato derivante da attività svolte nei confronti dei soci pubblici. Hanno cioè posto l attenzione se, nel limite di fatturato, devono essere computati i soli ricavi della capogruppo oppure anche quelli delle società dalla stessa controllate. Secondo il Consiglio di stato, allineandosi all approccio funzionale elaborato dalla Corte di giustizia europea, occorre verificare la reale sostanza dei fenomeni, al di là delle forme utilizzate. In tale prospettiva sono state pertanto considerati tutti i settori in cui la società partecipata operava, anche attraverso le proprie partecipate. In base a tale approccio, va quindi considerato il fatturato a livello consolidato e non già quello prodotto dalla sola capogruppo. Da tali valutazioni in sede di giudizio è emerso che la società in questione non rispettava il requisito dell attività prevalente e per questa motivazione, oltre ad una serie di altre eccezioni, la Quinta sezione ha confermato la sentenza di primo grado, seppur con diverse motivazioni, ritenendo non legittimo l affidamento in questione. In definitiva, dalla citata sentenza emerge un monito per gli enti che affidano servizi in house: i limiti dell 80% del volume di ricavi svolti dalla società affidataria verso i soci pubblici riguardano non solo l impresa capogruppo ma anche le società controllate e partecipate dalla società in house, pena il mancato rispetto dell articolo 16 del Tusp. *presidente Comitato regionale per le Marche e docente Anutel